19 Marzo
Lo so che può sembrare una frase scontata, banale, e prima
di venire qui forse mi ero anche ripromessa di non dirla mai. Ma davvero,
quello che in questo mese scarso passato in Madagascar continua a stupirmi
tutti i giorni, ogni istante, sono i colori.
Parlare di Madagascar in realtà è riduttivo perchè basta spostarsi di
pochi chilomentri per cambiare completamente paesaggio, vegetazione, clima.
Sembra di attraversare mille paesi diversi. L’Altopiano a più di mille metri di
altitudine, la costa, il mare e i tropici, la foresta, il deserto, le cascate.
Ma ovunque, la stessa impressione. Che sia tutto più brillante, accecante
quasi. Il blu del cielo, il verde delle foglie e degli alberi, la luce del sole,
anche il rosso della terra e del fango.. Il grigio dei giorni di pioggia quello
no, è ancora abbastanza simile a quello che conosco dall’Italia e dall’Europa, ma
qui il tempo cambia cosi velocemente che anche in mezzo alla pioggia un raggio
di sole luminossimo è capace di squarciare il cielo e farmi sorridere. Viste
che tolgono il fiato e ridanno entusiasmo. Soprattutto quando mi rendo conto che
non si tratta di una bella cartolina o di un fermo immagine in un programma di
viaggi, ma che io ci sono dentro davvero.