martedì 27 marzo 2012

Mandio ny vary


6 marzo Ambositra
Nessuno mi aveva mai detto quanto potesse essere difficile pulire il riso. L’ho scoperto oggi sulla mia pelle. Il Madagascar è il maggior consumatore mondiale di riso, quasi tutto il riso viene dalla produzionale nazionale visto che sembra che i malgasci non amino altre qualotà di riso straniere. In casa cerchiamo, nei limiti del possibile, di seguire le abitudini locali: il riso lo si compra al mercato, sfuso, in sacchi da diversi kg. E prima di cuocerlo va pulito e lavato. Vanno tolti i resti di erbette, i sassolini, le foglioline che racchiudono i chicchi, certi strani pallini neri che non so cosa siano. Poi va sciacquato e poi va messo a cuocere in acqua, (il doppio del riso versato). Mi sono offerta di prepararlo io, visto che ero a casa. Stamattina c’era un sole stupendo, dopo giorni di pioggia ininterrotti. Un sole di una luminosità strana, a cui qui nessuno sembra dare troppa importanza ma che io non ricordo di avere visto spesso. Tutta baldanzosa mi sono seduta sulla panca davanti a casa, con il mio piattone di rame in cui avevo versato tre kapokie di riso e mi sono messa all’opera. Erano le 9 e 45. Alle 12 quando sono tornate a casa due delle coinquiline non avevo ancora finito. Ora, va bene che posso essere una perfezionista ma credo davvero di dovermi fare delle domande. Per pranzo gli altri, molto comprensivi, hanno ripiegato su una più veloce e meno malgascia pasta al pomodoro. Io ho finito di pulire il riso nel primo pomeriggio. Dovevo finire quanto iniziato.  Non avrei mai pensato di passare un’intera mattinata a preparare qualcosa da mangiare. Dedicare tempo a cosa che a casa dò per scontate o inutili. Ma ci sono tante piccole cose, tanti particolari che mi stupiscono ogni giorno. Il gallo che comincia a cantare alle 5 del mattino con un suono che assomiglia davvero allo stereotipato chicchirichi. Lo svegliarsi di soprassalto verso le 4 udendo un rumore come di passi sul tetto, e sentirsi dire che no questa volta non sono i ladri ma sono solo le persone che cominciano a muovere i loro carretti... Suoni colori e odori che io non conosco e a cui imparo ad abituarmi piano piano.

2 commenti:

  1. ah ah scusa alla fine ormai do il malgascio per scontato :-) mandio ny vary: pulire il riso..dai che ci si poteva arrivare!

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